OBLIQ

- arts & words place -

20 luglio, 2006

Diavolo Rosso (Paolo Conte)



Diavolo Rosso (Paolo Conte)

Quelle bambine bionde

con quegli anellini alle orecchie

tutte spose che partoriranno

uomini grossi come alberi

che quando cercherai di conviencerli

allora lo vedi che, sono proprio di legno

Diavolo rosso dimentica la strada

vieni qui con noi a bere un’aranciata

contro luce tutto il tempo se ne va…

Guarda le notti più alte

di questo nord-ovest bardato si stelle

e le piste dei carri gelate

come gli sguardi dei francesi

un valzer di vento e di paglia

la morte contadine

che risale le risaie

e fa il verso delle rane

e tutto ha

arriva sulle aie bianche

come le falciatrici di raccolto

Voci dal sole altre voci,

da questa campagna altri abissi di luci

e di terra e di anima niente

più che il cavallo e il chinino

e voci e bisbigli d’albergo:

amanti di pianura

regine di corriere e paracarri

la loro, la loro discrezione antica

è acqua e miele…

Diavolo rosso dimentica la strada

viene qui con noi a bere un’aranciata

contro luce tutto il tempo se ne va…

Girano le lucciole

nei cerchi della notte…

questo buio sa di fieno e di lontano

e la canzone forse sa di ratafià…


(Image: viniz 06)

07 luglio, 2006

FINALE MONDIALI



Sabato giornata di meditazione e di preparazione...
Domenica la finale dei mondiali di calcio, in una sera d'estate con il sole ancora alto (fischio d'inizio ore 20.00 !!!).
Tornare dal mare, mettersi in coda due ore prima e perdere i primi dieci minuti.
Rinunciare quindi al mare...assolutamente.

Italia-Francia, vendetta, tremenda vendetta!!!
Sognavamo questo momento, avanti, fortza paris!!! (che non vuol dire Parigi)

05 luglio, 2006

ITALIA MONDIALE #2



Trasformazione di un commento in post:
Non sappiamo se le parole di p.p.p. sotto riportate e inviate da un anonimo visitatore di questo modesto spazio (e che ringraziamo) siano apocrife o autentiche.
Certo è che sono piuttosto adatte allo spirito sportivo di questi giorni
eccovele:

"Il calcio è l'ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel fondo, anche se è evasione. Mentre altre rappresentazioni sacre, persino la messa, sono in declino, il calcio è l'unica rimastaci. Il calcio è lo spettacolo che ha sostituito il teatro».
Il gioco del calcio è lo sport nazionale per eccellenza non solo in Italia; l'unico che unisce in un comune sentimento di entusiasmo e partecipazione tutte le fasce sociali e che riesce a tenere desta l'attenzione ben prima e ben dopo l'ora e mezza di durata della partita. Che sia il mezzo televisivo o la visione diretta a comunicare le immagini del gioco, l'eccitazione del pubblico si mantiene sempre a un livello molto alto e la tensione quasi mai si acquieta con la fine del gioco ma lo trascende e ha modo di scaricarsi nelle strade cittadine, coinvolgendo anche chi l'incontro agonistico non l'ha seguito. È un gioco che, proiettato oltre gli stadi ufficiali, si reinventa quotidianamente nelle migliaia di campi sportivi più o meno improvvisati, nelle scuole e nei cortili delle case, ovunque si ritrovino un gruppo di ragazzi intorno a un pallone.

Registrare questo fenomeno, con spirito di partecipazione, con la serena ottica dell'interesse culturale, con l'acuta indagine della curiosità è la sfida che hanno lanciato, nel tempo, giornalisti, fotografi, sociologi, filosofi, pittori, scultori e anche letterati".

Pierpaolo Pasolini



i diritti relativi al materiale pubblicato appartengono ai rispettivi autori (tranne ove altrimenti indicato) ©