OBLIQ

- arts & words place -

18 febbraio, 2008

Amen_Baustelle







Il disco è splendido, i testi ottimi, le musiche suggestive, l'uso (pregevole) della melodia mai fine a se stesso.


Lo ascoltavo per la prima volta fra sabato, ieri, oggi...


Obliq è a conoscenza del fatto che le sue diffuse impressioni sull'ascolto di questo disco possono essere ritenute superflue dai più.


Per questo si limiterà al giudizio espresso all'inizio, suggerendone solo l'ascolto, ma con moderazione per non sciuparlo.


Ecco parte del testo, ritornello, di una delle canzoni - al momento - più belle:


"Vede la Fine. In metropolitana. Nella puttana che le si siede a fianco. Nel tizio stanco. Nella sua borsa di Dior. Legge la Fine. Nei saccchi dei cinesi. Nei giorni spesi al centro commerciale. Nel sesso orale. Nel suo non eccitarla più. Vede la Fine in me che vendo dischi in questo modo orrendo. Vede i titoli di coda nella Casa e nella Libertà".

da: "Il liberismo ha i giorni contati" - Amen, 2008

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