parole: lunedì e altro
E' evidente come sia lunedì.
E', infatti, un lunedì evidente. Figlio di una notte insonne, che non è ancora finito, che si è presentato storto, obliquo e musicalmente inadeguato.
Si consuma il tempo a battere sul ferro (finchè è caldo). Eppure il freddo non consente sudore. E le orecchie, le braccia, le spalle, la testa, gli occhi e il cuore fanno male.
Qui scelte, dubbi, errori, rinunce, domande.
Fuori la strada, la fretta, la gente, i rami secchi, l'odoredi gasolio e nessuna risposta.
Per fortuna, si potrebbe dire, c'è il mare.
Ma con questo cielo non giova a nulla o a nessuno, può solo uccidere.
V.
E', infatti, un lunedì evidente. Figlio di una notte insonne, che non è ancora finito, che si è presentato storto, obliquo e musicalmente inadeguato.
Si consuma il tempo a battere sul ferro (finchè è caldo). Eppure il freddo non consente sudore. E le orecchie, le braccia, le spalle, la testa, gli occhi e il cuore fanno male.
Qui scelte, dubbi, errori, rinunce, domande.
Fuori la strada, la fretta, la gente, i rami secchi, l'odoredi gasolio e nessuna risposta.
Per fortuna, si potrebbe dire, c'è il mare.
Ma con questo cielo non giova a nulla o a nessuno, può solo uccidere.
V.
2 Comments:
anche tu coi rami sekki? deve essere contagioso... giorgi
sarà la stagione (del ramo secco)o il giorno della marmotta?
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